Archive for the ‘Phases’ Category

Matteo Barsotti – Solution

November 4, 2009

Solution

Il progetto definitivo è caratterizzato da una linea armoniosa che permette di sfruttare al meglio gli spazi. Da un locale suddiviso in sei zone si passa ad uno in quattro zone.
Ho cercato di sfruttare l’interazione tra le zone che tradizionalmente sono suddivise.
Zona letto interagisce con il bagno, il salotto con la cucina + pranzo.
Data l’altezza del locale si ha la possibilità di disporre alcune strutture in altezza e volumi come armadi e il piano di lavoro nella zona lavoro del figlio.
La zona lavoro viene disposta nella parte nord-est del terrazzo, la quale confina con la zona cucina + pranzo dove il figlio vi può accedervi provocando il minimo disturbo possibile senza dovere passare nelle altre zone dei genitori.
Vi sono pareti in vetro opaco, che seguono la linea caratterizzante, per favorire la luce esterna e dare una uniforme luce all’interno nei due spazi abitativi.

Giulia Futura Baroni – Solution

November 2, 2009

Il progetto ruota intorno al rialzo dell’ambiente per il figlio di un metro, il quale permette l’utilizzo dello spazio sottostante “scavando” e\o incassando mobili o, per i genitori, come elemento contenitore. L’altezza scelta è quella delle finestre in modo da poterle tramutare in uscite verso il terrazzo, anch’esso rialzato, e così diviso dalla parte dei genitori. La soluzione finale consta di un blocco rettangolare rialzato all’interno del “vecchio” appartamento da riservare esclusivamente al figlio.

Si sono potuti creare due veri e propri ambienti grazie alla realizzazione di due ingressi separati, tramite l’utilizzo della balconata come corridoio-entrata per la parte della casa dedicata alla famiglia. La realizzazione di più ingressi aumenta notevolmente la privacy dei due ambienti che possono apparire come due appartamenti differenti, se non fosse per le zone comuni, come cucina, zona living e una parte del bagno. La curiosità dell’abitazione di può ricercare nei due bagni, separati e dotati di sanitari differenti, ma con in comune la vasca da bagno che risulterà a bordo pavimento se raggiunta dalla zona del figlio o rialzata vista dalla parte dei genitori.

La parete comune che divide camera-studio e soggiorno sarà formata da armadi dalle anti scorrevoli con la possibilità di essere aperti da entrambi i lati (zona figlio e zona famiglia).

Per un ulteriore utilizzo della superficie la zona cucina e pranzo sono state compattate in un unico ambiente e divise dal soggiorno tramite colonne.

Vittoria Casanova – Solution

November 2, 2009

Lo spazio risulta diviso in quattro parti. La prima è di ingresso e accoglienza, la seconda parte è dedicata alla figlia, la terza allo spazio dei genitori – ed in particolare alla madre casalinga – e la quarta parte è uno spazio comune adibito a soggiorno, sala da pranzo e angolo cottura.

Questa distinzione permette da un lato l’indipendenza dei singoli membri della famiglia, dall’altro si condividere spazi comuni.

Giada Circensi – Solution

October 30, 2009

Il modellino finale del progetto risulta coerente con la mia idea iniziale e i miei primi schizzi. La parte riservata ai genitori e quella riservata al ragazzo risultano nettamente separate anche se la zona giorno è condivisibile da entrambi. Il “bivio” all’interno dell’appartamento dei genitori risulta accentuato anche grazie al colore delle pareti. Ho pensato di contrapporre le tonalità del rosso nelle pareti della zona giorno mentre le tonalità del blu in quelle della zona notte. Il triangolo portante al centro del “bivio” è formato dall’incastro di lastre di vetro opaco con all’interno un impianto di illuminazione. L’elemento più interessante è quindi inserito nella zona destinata ai genitori.

Chiara Bosoni – Solution

October 30, 2009

La casa è stata divisa in sezioni, ovvero, dalle scale si hanno due entrate, una del figlio rialzata dal pianerottolo e una dei genitori; dall’entrata del figlio si entra, attraverso dei gradini, nello studio,  ufficio dove accoglie i clienti e dove può lavorare in serenità. Dall’ufficio si passa in un corridoio che porta a sinistra nella sua camera da letto, a destra nella sala da pranzo collegata con spazi aperti alla cucina, mentre frontalmente si ha il soggiorno.

Camera de letto del figlio: porta principale a specchio, in modo tale che si possa vedere dall’interno ma non dall’esterno, da 1. 50 m parte il soppalco in modo tale d’avere una altezza di 2.30 m in cui verrà posizionato il letto, per arrivare al soppalco si sale su dei gradini illuminati da dei faretti posti in bassi, gradini in legno “assi” che fuoriescono dal muro. A lato bagno formato da delle pareti trasparenti opache che arrivano fino al soffitto, illuminato da dei faretti automatici posti in basso facendo partire quindi la luce verso il basso ed avere una luce soffusa verso l’alto.

Dal salotto si passa alla camera dei genitori con il proprio bagno personale.
Parte destra: FIGLIO: ufficio, camera da letto, bagno.
Parte centrale: COMUNE: soggiorno, sala da pranzo, cucina.
Parte sinistra: GENITORI: camera da letto, bagno.

Riccardo Colombo – Solution

October 30, 2009

Il risultato finale del mio progetto presenta una nuova pianta completamente ridisegnata, con una netta separazione tra gli ambienti familiari e quelli del figlio. È presente solo un’apertura che collega le due aree e che conduce nel salotto dell’abitazione tramite cui il figlio può interagire con i suoi genitori nelle ore non lavorative. Lo studio è stato ricavato dall’intersecazione della parete della camera con la cabina armadio rialzata. Il risultato è una zona compatta in cui il figlio può passare gran parte della giornata senza indesiderate interruzioni, anche grazie ad un secondo ingresso totalmente dedicato alla sue esigenze. Di conseguenza anche i genitori non saranno in nessuna maniera disturbati dal lavoro del figlio, e potranno continuare la loro vita senza stravolgimenti e cambiamenti.

Nita Cartillone – Solution

October 30, 2009

Innanzitutto ho pensato di fare due ingressi separati così che il figlio potesse avere massima libertà, per fare questo ho approfittato della presenza di un’ampia terrazza che si può collegare direttamente col pianerottolo condominiale. Tale entrata servirà anche all’accesso da parte dei clienti del commercialista che potranno riversarsi nella zona studio e nella sala conferenze ,senza passare all’interno della casa.

Il figlio essendo commercialista, infatti, avrà bisogno di un proprio studio e di una zona per le runioni. La stessa terrazza usata per l’accesso privato la progetterei per essere ricoperta in parte da vetrate(veranda a cielo aperto)per una sala runioni. Ovviamente il figlio avrà propria camera e bagno personale staccati dal resto della casa, ma ugualmente accessibili dal corridoio principale.

I genitori hanno mantenuto l’accesso originario,ma in compenso ottengono la camera che era precedentemente del figlio e un bagno più grande.per quanto riguarda la luce entrambe le camere da letto hanno una finestra,in sala se ne prevedono due su pareti differenti;mentre il bagno del figlio e quello di servizio sono ciechi,a differenza del bagno dei genitori. La zona runioni,essendo tutto in vetro gode di molta luce e così anche lo studio collegato ne ricava molta luminosità.

Per concludere, posso definire questo nuovo appartamento molto flessibile per quanto riguarda la privacy,perchè avendo più accessi agli spazi comuni,se in futuro si vorrà riunire il tutto sarà facilmente possibile.

Andrea Angelelli – Solution

October 30, 2009

Come primo passo ho buttato giù delle idee e degli schizzi su:

  • Lo studio dei percorsi e dei bisogni dei clienti (toilette, ufficio e cucina dovevano essere abbastanza vicine)
  • Il rispetto della privacy dei genitori

Gli aspetti fondamentali del mio progetto sono:

  • La luce proveniente da sud illumina le zone più vive della casa, tra cui soggiorno e cucina. A nord il terrazzo, coperto da una vetrata, permette la penetrazione di luce anche se minima.
  • Eliminazione di una parte del muro portante centrale, migliorando la prospettiva e aumentando lo spazio della camera dei genitori.
  • L’aggiunta di una toilette riservata ai clienti.
  • Muro (sala-cucina) mobile, con padronanza dei genitori (chiavi interne alla sala?) per aumentare lo spazio vitale dei genitori.
  • Doppia entrata (dal pianerottolo), con il terrazzo coperto; usato solo dai genitori per evitare che i clienti attraversino la parete nord con molte finestre, e quindi mantenere la privacy.
  • E’ possibile, con uno studio più dettagliato, l’aggiunta o la rimozione di eventuali porte scorrevoli e il guadagno di spazio installando soppalchi o doppi piani a incastro tra loro (per bagno e ufficio).

Camilla Casiccia – Solution

October 30, 2009

Alcune riflessioni e il progetto del modellino mi hanno portata a rivalutare degli spazi della casa e alcune scelte fatte precedentemente.

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La zona in comune ovvero la cucina e  la sala da pranzo inizialmente avevano un muro che le divideva, nel progetto finale ho creato uno spazio unico eliminando il muro. L’idea della porta scorrevole che divideva il terrazzino dalla zona lavoro, non poteva funzionare essendoci da una parte una zona esterna e dall’altra una zona che dovrebbe essere interna. Di conseguenza un muro per dividere questi due spazi è l’ideale.

Con l’aiuto del modellino ho rielaborato lo spazio della camera genitori, in precedenza troppo piccola. Ingrandendo la stanza ho dovuto diminuire le dimensioni del bagno. Mantenendo il soggiorno di uguali misure essendo solitamente lo spazio più goduto dalle persone.

Un ultimo adattamento è stato fatto alla parete del piccolo corridoio dei genitori, quello che porta all’entrata d‘ingresso. Lo spazio tra porta d’ingresso e parete del corridoio mi sembrava eccessivamente corto. Oltre ad aumentare lo spazio, ho deciso di far diventare la parete del corridoio una parete di specchi così da dare l’idea di profondità e quindi di maggior spazio.

Giulia Carrieri – Solution

October 30, 2009

Il mio progetto finale ruota, come precedentemente detto, intorno all’inserimento di una seconda scala che unisce “l’appartamento del figlio” ad una parte privata del terrazzo, così da dare la possibilità al giovane di avere un angolo tutto suo dove creare.

La restante parte del progetto e’ un semplice riadattamento degli spazi, pensata in questo modo per creare il minor numero di cambiamenti ai genitori, che in quanto pensionati sono molto legati a una ferrea routine casalinga.