Il mio progetto finale ruota, come precedentemente detto, intorno all’inserimento di una seconda scala che unisce “l’appartamento del figlio” ad una parte privata del terrazzo, così da dare la possibilità al giovane di avere un angolo tutto suo dove creare.
La restante parte del progetto e’ un semplice riadattamento degli spazi, pensata in questo modo per creare il minor numero di cambiamenti ai genitori, che in quanto pensionati sono molto legati a una ferrea routine casalinga.
Punto di partenza
Far convivere due mondi opposti cercando, comunque di mantenere un punto d’incontro.
Comosizione famiglia
Due genitori – occupazione: Pensionati / Cercare di cambiare il meno possibile i loro spazi
Un figlio – occupazione: Creativo nel pieno della sua vita lavorativa / Spazio dinamico / Deve riuscire a vivere una vita indipendente / Possibilita’ di ricevere i clienti, senza che questi siano obbligati a passare per la “zona genitori”
Ciò che ho cercato di creare e’ un appartamento dentro un appartamento, cosi’ che un giorno, quando il figlio cambierà casa, i genitori avranno l’opportunità di affittarlo.
Ho, quindi, cercato di creare due mondi quasi del tutto separati, dando molta importanza all’inserimento di un “corridoio” che colleghi il “secondo appartamento” ad una parte totalmente privata, del terrazzo, luogo in cui il figlio, essendo un creativo,può andare a riflettere. Questo corridoio diventa il fulcro del progetto, la parte più significativa.
Per quanto riguarda la “restrutturazione”della restante parte dell’abitazione consiste in un semplice riadattamento degli spazi, in quanto ho preferito non cambiare troppo lo stato di fatto della casa, dato che i genitori sono pensionati e quindi legati a una determinata routine.
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