Archive for the ‘Riccardo Arzuffi’ Category

Riccardo Arzuffi – Solution

October 29, 2009

La soluzione finale prevede la realizzazione di due parti dell’appartamento ben distinte. Gli spazi sono comunque ben divisi, equi e allo stesso tempo funzionali senza nulla togliere alle diverse esigenze degli abitanti.

Anche solo a prima vista si capisce quale sia la zona destinata al figlio piuttosto che hai genitori. In primo luogo il pavimento  è abbastanza esplicativo: è di due materiali diversi e segue due direttrici diverse. I muri rafforzano questa tesi essendo quelli dei genitori dritti e perpendicolari alle pareti portanti. Mentre quelli del figlio creano questi angoli obliqui in genere poco funzionali ma che potrebbero essere sfruttati magari inserendo un tavolino su misura o un sistema d’illuminazione che valorizzi la particolarità di questi muri. Infine i colori del modello sono forse il mezzo più appropriato per chiarire le idee. Si vede benissimo quanto le pareti dei genitori siano a tinta unita (classiche) mentre quelle del figlio tutte colorate. Anche il colore del muro esterno ha valore simbolico in quanto rappresenta il fatto che tutta la casa sia come un involucro appartenente ai genitori in cui il proprio figlio ha costruito il suo nido.

Come ultimo accorgimento si noti sulla terrazza la costruzione di una sorta di ” tenda ” che serve a garantire la maggior riservatezza per i clienti nello studio del figlio. Questo pannello opaco funziona anche da panchina per i genitori quando vogliono concedersi un attimo di relax all’aperto.

Riccardo Arzuffi – Analysis

October 20, 2009

Il problema fondamentale fornito da questo progetto è la coniugazione di svariati aspetti convivenziali, dunque diversi stili di vita di persone che vivono sotto lo stesso tetto.

Una famiglia composta da tre persone: il padre, la madre abituati a vivere una vita abitudinaria e il figlio alle prese con la sua vita lavorativa…ma il tutto nella stessa casa.

Come fare per equilibrare il tutto? Come fare per mantenere inalterate le abitudini dei genitori ma nello stesso tempo dare al figlio l’indipendenza e la professionalità adeguata?

Una soluzione potrebbe essere la realizzazione di “due appartamenti in uno”, ossia rendere  “indipendenti e invisibili” le due diverse zone ( zona 1 – genitori; zona 2 – figlio).

Partendo da questo presupposto si avrebbero due accessi differenti: i clienti e il figlio direttamente dal vano scala mentre i genitori percorrendo la terrazza interamente dedicata a loro ( ma ovviamente a nessuno dei tre è negato l’accesso in qualunque parte della casa, dopotutto è sempre un rapporto genitori/figlio. Infatti quello che si cerca di fare non è la netta separazione delle due zone ma la differenziazione e invisibilità).

Oltre a due diversi ingressi, le case avranno anche due diversi stili di costruzione (sia dei muri divisori, sia dei materiali utilizzati, sia della pavimentazione, del soffitto ecc.).

Essenzialmente si svolge tutto su due schemi di costruzione diversi: per la zona 1, la linea utilizzata è dritta (muri, pavimento, soffitto), convenzionale; materiali classici.

La parola d’ordine di questa zona è TRADIZIONE.

Per la zona 2 invece, la linea di riferimento è quella obliqua (muri, pavimento, soffitto).

La parola d’ordine è INNOVAZIONE.

La cosa interessante è vedere la trama che si forma dall’intersecazione dei due sistemi di costruzione che,  si sovrappongono appunto nell’unico punto condiviso da tutta la famiglia.

Schizzo iniziale

Pianta