La soluzione finale prevede la realizzazione di due parti dell’appartamento ben distinte. Gli spazi sono comunque ben divisi, equi e allo stesso tempo funzionali senza nulla togliere alle diverse esigenze degli abitanti.
Anche solo a prima vista si capisce quale sia la zona destinata al figlio piuttosto che hai genitori. In primo luogo il pavimento è abbastanza esplicativo: è di due materiali diversi e segue due direttrici diverse. I muri rafforzano questa tesi essendo quelli dei genitori dritti e perpendicolari alle pareti portanti. Mentre quelli del figlio creano questi angoli obliqui in genere poco funzionali ma che potrebbero essere sfruttati magari inserendo un tavolino su misura o un sistema d’illuminazione che valorizzi la particolarità di questi muri. Infine i colori del modello sono forse il mezzo più appropriato per chiarire le idee. Si vede benissimo quanto le pareti dei genitori siano a tinta unita (classiche) mentre quelle del figlio tutte colorate. Anche il colore del muro esterno ha valore simbolico in quanto rappresenta il fatto che tutta la casa sia come un involucro appartenente ai genitori in cui il proprio figlio ha costruito il suo nido.
Come ultimo accorgimento si noti sulla terrazza la costruzione di una sorta di ” tenda ” che serve a garantire la maggior riservatezza per i clienti nello studio del figlio. Questo pannello opaco funziona anche da panchina per i genitori quando vogliono concedersi un attimo di relax all’aperto.