Giada Circensi – Solution

Il modellino finale del progetto risulta coerente con la mia idea iniziale e i miei primi schizzi. La parte riservata ai genitori e quella riservata al ragazzo risultano nettamente separate anche se la zona giorno è condivisibile da entrambi. Il “bivio” all’interno dell’appartamento dei genitori risulta accentuato anche grazie al colore delle pareti. Ho pensato di contrapporre le tonalità del rosso nelle pareti della zona giorno mentre le tonalità del blu in quelle della zona notte. Il triangolo portante al centro del “bivio” è formato dall’incastro di lastre di vetro opaco con all’interno un impianto di illuminazione. L’elemento più interessante è quindi inserito nella zona destinata ai genitori.

Giada Circensi – Analysis

La mia nuova ipotetica ridistribuzione degli spazi interni dell’appartamento è pensata in modo da rendere autonomo a tutti gli effetti il ragazzo ventenne rispettando comunque la convivenza con i genitori. Appena inserito nel mondo del lavoro il giovane necessita di una zona di ricevimento clienti e un ampio studio dove lavorare e creare. Questo spazio inoltre può essere utilizzato spazio espositivo per le sue opere e per le sue creazioni.

La parte invece utilizzata prevalentemente come zona di intimità è collegata sia allo studio che al resto dell’appartamento che condivide con i genitori.

La parte riservata ai genitori ha un ingresso autonomo e si apre tramite un ampio corridoio che si dirama in due parti distinte e contrapposte: la zona giorno e la zona notte.

L’idea base del progetto è costruita sul gioco della diagonale centrale che determina le due “vie” e che quindi valorizza maggiormente la parte destinata ai genitori. Una sorta di “bivio” si spalanca ai proprietari e agli ospiti e anche il colore delle pareti ne sottolinea la diversità.

La zona che prima era occupata dal terrazzo, per metà ora è chiusa ed è destinata all’ingresso nella camera del ragazzo e anche all’atrio d’entrata per la zona di ricevimento per la clientela.

Il problema da risolvere è quindi quello di far coesistere nello stesso ambiente due realtà differenti. una realtà giovane, al passo con i tempi e una più quotidiana. Nel mio progetto si nota palesemente la volontà di non trascurare la zona riservata ai genitori per valorizzare quella del figlio.